sabato 25 giugno 2016

Brexit, che delusione!


fonte dell'immagine: http://www.trend-online.com/al/brexit-scenari-170616/


Per me è stato uno choc. Considero la decisione, espressa dal 52 % del popolo britannico, di fare uscire il Regno Unito dall'Unione Europea assolutamente irresponsabile. E le conseguenze immediate, di cui si apprende in queste ore, lo dimostrano, primo fra tutte il grosso rischio di rottura della coesione interna del Regno Unito, che come si è visto, ha espresso risultati  nettamente diversificati tra Scozia e Irlanda da una parte e Inghilterra dall'altra. E adesso i sudditi di Sua Maestà Elisabetta II si ritrovano tutti contro tutti. E tornano alla mente antichi conflitti e nazionalismi, evidentemente mai sopiti, anche se negli anni recenti abilmente gestiti e tacitati grazie ad ampie concessioni di autonomie locali.
Penso che il Premier Cameron che,  avendone preso coscienza, non ha potuto fare altro che dimettersi, abbia fatto un clamoroso errore ad affidare una questione così complessa e delicata al voto popolare. Attenzione, io credo fortissimamente nello strumento democratico per eccellenza che è il voto. Ma credo che ci siano materie e decisioni che non possono essere affidate alla volontà di un popolo che non può essere  preparato a ponderarne tutti gli aspetti e le conseguenze. Ieri parlavo di questo con i miei colleghi e, per una fortuita e curiosa coincidenza, oggi mi sono imbattuta in rete in quest'articolo che ho letto tutto d'un fiato e che condivido in pieno. 

Da parte mia, docente di lingua e civiltà inglese ed europeista convinta fin da quando l'Unione Europea era ancora nei miei sogni di ragazzina, provo dispiacere per quanto è successo e succederà. E nel fare gli auguri al Regno Unito per il suo futuro, comincio a cercare le parole per spiegare ai miei alunni, che già faticavano a capire perché i britannici usassero ancora la sterlina,  perché il Paese di cui studiano la lingua ha deciso tutto ad un tratto di diventare extracomunitario, proprio in un momento storico in cui pace, unità, solidarietà e cooperazione dovrebbero essere le parole d'ordine.

Per finire, vorrei ricordare la parlamentare laburista Joe Cox, che oltre ad essersi impegnata nella difesa dei diritti umani, in questo periodo  si era attivamente impegnata sul fronte del "remain". E' stata  uccisa da un neo nazista durante una campagna elettorale i cui toni violenti hanno sicuramente contribuito ad armare la mano dell'assassino. Non ci sono proprio parole per commentare l'insensibilità di chi, votando "leave",  ha reso praticamente inutile la sua morte.

fonte dell'immagine: http://letteradonna.it/241407/chi-era-jo-cox-deputata-laburista-uccisa/

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